Leggendo la storia del nuovo cartonato mi chiedevo in continuazione se fosse adatta a Tex.
Chiarisco subito che non è una questione di validità del racconto che devo dire è ottimo sotto tutti i punti di visti. Un Font tornato a realizzare tavole all'altezza della sua bravura e colorate molto bene.
Questo anche a smentire che non si possa coniugare questo fumetto al colore e sebbene per me b/n tutta la vita.
Ma la nota più interessante è proprio Giusfredi che narra una storia già letta mille volte
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Il vecchio combattente alla fine della corsa
eppure l'ha fatto nel modo giusto ed è davvero una delle cose più belle lette su Tex da un'eternità.
Rimane la domanda iniziale. Una storia così crepuscolare è quasi agli antipodi del carattere della saga che persino nei momenti più tragici è improntata da una luce positiva che ti fa sentire che alla fine tutto tornerà.
Qui per evidenti motivi non può andare così e l'amaro in bocca e appena lenito dal tocco finale che restituisce un po' di fiducia.
Se per una volta e per l'indubbia qualità, forse sì. Non di più che poi mi deprimo.
Mi aspetto però che Giusfredi scriva una vera storia del ranger, con tanto di quartetto al completo che non guasta, per confermare che la stoffa c'è, e mi pare di potere dire di si, ma soprattutto che è uno sceneggiatore da avventura classica.
A prescindere complimenti a tutti.