Il punto è, caro Namath, che il football Romano è in gran fermento di questi tempi: siamo passati da 1 a 4 squadre in pochi anni...il punto è che, a questo aumento di franchigie non è corrisposto un proporzionale aumento di giocatori "pronti" per giocare in prima squadra (di giovani invece ne stanno crescendo parecchi, soprattutto grazie all'ottimo lavoro sulle giovanile svolto da Marines, Ducks e Barbari).
Questo ha creato qualche "attrito" in piu', rispetto alla usuale rivalità starcittadina. Se a questi aggiungi la "genetica" propensione di noi Romani alla "coattaggine", ed eccoti servito il cocktail micidiale...
In quest'ottica vanno lette le critiche ad un progetto come quello SPQR. Critiche onestamente senza fondamento e totalmente partigiane.
Perchè il progetto è oggettivamente valido: si tenta di creare un team vincente senza perdere giocatori e presa sul territorio.
Una fusione c'è stata solo a livello di giovanile, ma va considerato che nè Marines nè Ducks avevano, causa di motivazione varie ed in parte tristemente note a tutti (telenovela Bozzarini, molti giocatori fuori quota...) giocatori a sufficenza per affrontare da soli la JL.
Per questa stagione il progetto prevede una squadra in JL con ambizioni di finire tra le migliori 4.
Poi gli SPQR affronteranno anche la nuova Nine League (a conference regionali), con una squadra formata da alcuni vecchi e da tutti i giovani, che potranno così fare esperienza da titolari anche con i "grandi". Qui le ambizioni sono chiaramente piu' limitate, lo scopo è essenzialmente quello di far fare esperienza ai giovanissimi ed a quelli che sono nel limbo dei regolamenti FIAF (ovvero troppo vecchi per la JL, troppo giovani per levare il posto ai vecchietti in prima squadra).
Quindi i Marines affronteranno la Golden League, con il supporto di alcuni ex-Ducks e dei giovani SPQR piu' dotati. L'obbiettivo è sempre lo stesso: il superbowl.
Il progetto si prefigge anche di lanciare due scuole distinte ad Ostia (Ostia) ed a Roma (Ducks), così da poter attingere ad un bacino d'utenza piu' vasto possibile.
Inoltre prosegue l'ottimo lavoro svolto dai Barbari (soprattutto a livello di giovanile): loro sono , per scelta, chiusi in se stessi, ma non è detto che sia un difetto , basta andare a vedere una loro partita per rendersi conto di quanto siano detreminati ed uniti.
Sono poi rinati i Gladiatori, anche qui la società sembra vogliosa di rinverdire i fasti di un tempo ed i mezzi non mancano. Hanno incontrato qualche problema iniziale per carenza di organico (il che ha generato la ridda di polemiche della stagione scorsa) che pare però risolto. In conclusione il Football Romano sembra godere di ottima salute, e sarebbe il caso che si cominciasse a lavorare per se stessi anzichè stare ad attacare i "cugini", se non altro per non fare la fine dei capponi di manzoni.
Scusa se sono stato prolisso, ma sono, da sempre, un pò logorroico...