Io vado un po' a periodi, nel senso che a seconda delle stagioni la mia storia preferita di Tex cambia, anche se non posso mai prescindere dalla MIA prima storia verso cui nutro un affetto ancor più speciale.
Il grande intrigo è un CAPOLAVORO dalla prima all'ultima pagina. Io l'ho letta dalla fine. Ricordo ancora d'aver preso L'ombra del patibolo da un barbiere. Mancava la quarta di copertina e in condizioni generali pessime. Poi l'ho ricomprata, ma non sono mai riuscito a buttare via quella copia...
Tutto bellissimo. Un racconto epico che ti tiene incollato alla pagine e non ce la fai proprio a smettere di leggere, nonostante la lunghezza dello stesso.
Personaggi straordinari.
Myra Solano tra le dark lady più pericolose e affascinanti.
Markus Parker il nemico che più ha messo in diffilcoltà i nostri, seminando trappole (come quella in cui cade Tex) o spedendo sodali nell'intento di liberarsi dei pards. Assolutamente geniale. E a me è piaciuto particolarmente la scelta finale. Parker non poteva che terminare la propria carriera criminale in quel modo.
Dialoghi semplicemente perfetti. I più belli sono quelli tra Carson e Pelton e tra Capelli d'Argento e Clem, ma anche il resto non scherza.
Ma quello che rende straordinaria questa avventura è che tutti i quattro pards sono eccezionali. Eccezionali davanti a eventi eccezionali.
Kit e Tiger che devono salvare i Navajos da quel bastardo di Lyman ed evitare guai con l'esercito.
Carson che deve provvedere alla liberazione di Tex, costi quel che costi.
Tex poi incredibile. Eroico a livelli da paura.
Ci sono scene che restano nella memoria impresse a fuoco.
Tanto per ricordarne qualcuna.
L'abbraccio tra Tex e Piccolo Falco.
Kit che sradica Lyman dal cavallo e mostra chi è il figlio di Tex.
Redwood lasciato in mano a Victorio da un Carson determinato come non mai.
Il coltello di Tiger che si infila nel cactus a titolo di monito verso quella vipera di Myra.
La ripassata del Sergente Murdoc da parte di un Tex risoluto a non farsi mettere sotto da un figlio di buona donna.
Io più la leggo più la trovo inarrivabile, anche grazie ai meravigliosi disegni di Nicolò.
Per convincersi che G.L. Bonelli sia uno dei più grandi fumettisti di sempre, basta leggersi questo episodio. Poi se si ha ancora voglia, c'è di che divertirsi col resto...