Chi è l' UOMO DELL'ILLEGALITÀ di 2 Tessalonicesi 2:3 ?

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claudio2018
00martedì 25 dicembre 2018 21:57
Che identificazione pensate si possa dare biblicamente a questa figura ?
Aquila-58
00martedì 25 dicembre 2018 22:07
Re:
claudio2018, 25/12/2018 21.57:

Che identificazione pensate si possa dare biblicamente a questa figura ?




Nam mysterium iam operatur iniquitatis, tantum ut qui tenet nunc teneat donec de medio fiat (Epistola beati Pauli ap. ad thessalonicenses secunda, 2,7)



Direi che questo è il versetto chiave per comprendere il tutto, 2 Tess. 2:7






(SimonLeBon)
00martedì 25 dicembre 2018 23:15
Re:
claudio2018, 25/12/2018 21:57:

Che identificazione pensate si possa dare biblicamente a questa figura ?



Biblicamente è difficile spiegarla, perchè ne parla praticamente solo Paolo e dice che essenzialmente era già all'opera allora.

Simon
Angelo Serafino53
00martedì 25 dicembre 2018 23:47
Re:
claudio2018, 25/12/2018 21.57:

Che identificazione pensate si possa dare biblicamente a questa figura ?




È sicueamente un elemento religioso,” l’operazione di Satana con ogni opera potente, e segni e portenti di menzogna”

O come dice la cei 2008

2Ts 2,9
La venuta dell’empio avverrà nella potenza di
Satana, con ogni specie di miracoli e segni e
prodigi menzogneri


Questi avrebbero fatto miracoli
prodigi menzogneri , a non finire,
veniva contrastata dagli apostoli ,fino alla loro morte.... dopo “i topi si sono messi a ballare”



(posso dirti chi non sono ciòè i laici cattolici ,protestanti e ortodossi).


Roberto 62,5
00mercoledì 26 dicembre 2018 00:09
Le analogie tra Babilonia la grande e i farisei sono già da me state evidenziate.
Anche l'Anticristo (colui che nega il padre e il figlio),e l'uomo dell'illegalità (che si siede nel tempio di Dio mostrando pubblicamente di essere dio) evidenziano la matrice comune di essere il seme del serpente descritto in genesi 3:15.
Ma si parla di una progenie e penso che la discendenza dei farisei abbia un ruolo predominante nel progetto di satana riguardo alla contesa universale.
dom@
00mercoledì 26 dicembre 2018 00:51
Re: Re:
(SimonLeBon), 12/25/2018 11:15 PM:



Biblicamente è difficile spiegarla, perchè ne parla praticamente solo Paolo e dice che essenzialmente era già all'opera allora.

Simon


E' facile spiegare cio' Che dice Paolo . In ...
Anno 54-55 scrisse .


C.E.I.:

Atti 20:29-30
29 Io so che dopo la mia partenza entreranno "
""""" voi lupi rapaci,"""""""
che non risparmieranno il gregge;
30 perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attire discepoli dietro di sé.
:(
Aquila-58
00mercoledì 26 dicembre 2018 08:27
Re: Re:
(SimonLeBon), 25/12/2018 23.15:



Biblicamente è difficile spiegarla, perchè ne parla praticamente solo Paolo e dice che essenzialmente era già all'opera allora.

Simon




beh, comunque Paolo parla anche di falsi apostoli ("apostoli sopraffini", "superapostoli", letterale dal greco) già presenti (2 Corinti capitolo 11), dice che "dopo la sua partenza" (quindi non dopo 2000 anni) sarebbero entrati "lupi rapaci" che avrebbero detto "cose storte" (Atti 20:29-30, si confrontino gli apostati Imeneo e Fileto, 2 Timoteo 2:17-18), mette una certa fretta a Timoteo nel predicare, perché sarebbe arrivato il tempo in cui avrebbero rifiutato di ascoltare la verità e si sarebbero volti alle false storie (2 Timoteo 4:3-4). Pietro parla dell' avvento di "falsi maestri" (2 Pietro 2:1, per alcuni studiosi uno pseudoepigrafo databile al II secolo…), Giovanni parla di "ultima ora" e di apostati usciti dalla Congregazione a cui non andava rivolto neppure un saluto (1 Giovanni 2:18-19 ; 2 Giovanni 9-10), per non parlare dei messaggi alle sette Congregazioni dell' Apocalisse.

Insomma, il "campanello d' allarme" circa l' apostasia già presente e che avrebbe avuto in seguito campo libero, gli apostoli lo hanno "suonato" in tutte le maniere.
Per esempio, come si è passati (come attestato già dalle lettere di Ignazio) dall' anziano/sorvegliante neotestamentario (identica figura) al Vescovo Unico Monarchico?

Insomma, qualche elemento per intravedere una classe clericale apostata forse lo abbiamo, o no?



(SimonLeBon)
00mercoledì 26 dicembre 2018 08:41
Re:
Aquila-58, 26/12/2018 08:27:



beh, comunque Paolo parla anche di falsi apostoli ("apostoli sopraffini", "superapostoli", letterale dal greco) già presenti (2 Corinti capitolo 11), dice che "dopo la sua partenza" (quindi non dopo 2000 anni) sarebbero entrati "lupi rapaci" che avrebbero detto "cose storte" (Atti 20:29-30, si confrontino gli apostati Imeneo e Fileto, 2 Timoteo 2:17-18), mette una certa fretta a Timoteo nel predicare, perché sarebbe arrivato il tempo in cui avrebbero rifiutato di ascoltare la verità e si sarebbero volti alle false storie (2 Timoteo 4:3-4). Pietro parla dell' avvento di "falsi maestri" (2 Pietro 2:1, per alcuni studiosi uno pseudoepigrafo databile al II secolo…), Giovanni parla di "ultima ora" e di apostati usciti dalla Congregazione a cui non andava rivolto neppure un saluto (1 Giovanni 2:18-19 ; 2 Giovanni 9-10), per non parlare dei messaggi alle sette Congregazioni dell' Apocalisse.

Insomma, il "campanello d' allarme" circa l' apostasia già presente e che avrebbe avuto in seguito campo libero, gli apostoli lo hanno "suonato" in tutte le maniere.
Per esempio, come si è passati (come attestato già dalle lettere di Ignazio) dall' anziano/sorvegliante neotestamentario (identica figura) al Vescovo Unico Monarchico?

Insomma, qualche elemento per intravvedere una classe clericale apostata forse lo abbiamo, o no?



Si, ogni generazione vede uno scadimento dei costumi nelle generazioni successive, questo da circa 2500 anni a questa parte.
Nella storia del cristianesimo si è spesso gridato all'"apostata", come indichi anche tu, ma il testo ispirato effettivamente non usa quel termine nei loro confronti. Paolo lo usa una volta sola in 2 Ts 2,3 ma in Atti 21,21 è addirittura l'accusa da cui lui stesso deve difendersi (apostasia dalla legge di Mosè!).
Dunque se c'era una questione a proposito dell'apostasia, quella era dovuta al distacco del nascente cristianesimo dal giudaismo, che non avvenne in 6 mesi, visto che gli stessi apostoli e i discepoli giudeo cristiani continuavano a frequentare il tempio.

Anche per questi motivi, sarei piu' cauto nella lettura storica della profezia.

Simon
Aquila-58
00mercoledì 26 dicembre 2018 09:30
Re: Re:
(SimonLeBon), 26/12/2018 08.41:

Aquila-58, 26/12/2018 08:27:



beh, comunque Paolo parla anche di falsi apostoli ("apostoli sopraffini", "superapostoli", letterale dal greco) già presenti (2 Corinti capitolo 11), dice che "dopo la sua partenza" (quindi non dopo 2000 anni) sarebbero entrati "lupi rapaci" che avrebbero detto "cose storte" (Atti 20:29-30, si confrontino gli apostati Imeneo e Fileto, 2 Timoteo 2:17-18), mette una certa fretta a Timoteo nel predicare, perché sarebbe arrivato il tempo in cui avrebbero rifiutato di ascoltare la verità e si sarebbero volti alle false storie (2 Timoteo 4:3-4). Pietro parla dell' avvento di "falsi maestri" (2 Pietro 2:1, per alcuni studiosi uno pseudoepigrafo databile al II secolo…), Giovanni parla di "ultima ora" e di apostati usciti dalla Congregazione a cui non andava rivolto neppure un saluto (1 Giovanni 2:18-19 ; 2 Giovanni 9-10), per non parlare dei messaggi alle sette Congregazioni dell' Apocalisse.

Insomma, il "campanello d' allarme" circa l' apostasia già presente e che avrebbe avuto in seguito campo libero, gli apostoli lo hanno "suonato" in tutte le maniere.
Per esempio, come si è passati (come attestato già dalle lettere di Ignazio) dall' anziano/sorvegliante neotestamentario (identica figura) al Vescovo Unico Monarchico?

Insomma, qualche elemento per intravvedere una classe clericale apostata forse lo abbiamo, o no?



Si, ogni generazione vede uno scadimento dei costumi nelle generazioni successive, questo da circa 2500 anni a questa parte.
Nella storia del cristianesimo si è spesso gridato all'"apostata", come indichi anche tu, ma il testo ispirato effettivamente non usa quel termine nei loro confronti. Paolo lo usa una volta sola in 2 Ts 2,3 ma in Atti 21,21 è addirittura l'accusa da cui lui stesso deve difendersi (apostasia dalla legge di Mosè!).
Dunque se c'era una questione a proposito dell'apostasia, quella era dovuta al distacco del nascente cristianesimo dal giudaismo, che non avvenne in 6 mesi, visto che gli stessi apostoli e i discepoli giudeo cristiani continuavano a frequentare il tempio.

Anche per questi motivi, sarei piu' cauto nella lettura storica della profezia.

Simon




Simon, sono d' accordo con te che il termine "apostasia" sia usato, per ciò che concerne le questioni interne al cristianesimo, solo in 2Tess.2.
Ma come vogliamo chiamare gli apostoli sopraffini? E come vogliamo chiamare Imeneo e Fileto o quelli di cui parla Paolo in Atti 20 o in 2 Timoteo 4?
Pietro li definisce falsi maestri, Giovanni parla di ultima ora e li definisce come "molti anticristi", Paolo stesso lo definisce il mysterium iniquitatis già in atto.
Non dobbiamo fermarci a un termine, perché la sostanza non cambia se li chiamiamo apostati, anticristi, falsi maestri o illegale: si tratta di gente che si sarebbe allontanata dalla verità e, cosa peggiore, avrebbe trascinato con se i discepoli.
Insomma, un "cancro" già ben presente all' interno della Congregazione Cristiana che alla morte degli apostoli sarebbe andato in metastasi.

Io la vedo così, al di là dei termini usati…


Devo lasciarvi, a più tardi..


[SM=g1944981]
barnabino
00mercoledì 26 dicembre 2018 09:43
Caro Roby,


Ma si parla di una progenie e penso che la discendenza dei farisei abbia un ruolo predominante nel progetto di satana riguardo alla contesa universale



Leggendo il contesto di Paolo e le spiegazioni dei Padri della Chiesa direi che non ci sono ragioni sufficienti per dire che i primi cristiani identificassero l'anticristo con i farisei, alcuni dei quali per altro non erano così ostili. Paolo pare parlare di qualche forza endogena, interna alla chiesa stessa e già operante, qualcuno vi ha scorto lo gnosticismo ad esempio.

Shalom
claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 11:42
Di matrice giudaica o cristiana ?

Visto che si parla di "illegalità" che sarebbe sorta in seno alla congregazione cristiana pensate sia corretto accostare 2 tessalonicesi 2:3 con Matteo 7:22,23 che parla di falsi cristiani che compiono in nome di Cristo opere potenti ma vengono da lui definiti operatori d'illegalita'" per individuare nell " uomo dell'illegalità una matrice cristiana piuttosto che giudaica ?

Penso che la giustificazione di questo accostamento derivi da ciò che esprimono i due versetti col termine "illegalità" . È sinonimo di "falsità"? , di "falso cristianesimo" ?

barnabino
00mercoledì 26 dicembre 2018 11:48
Paolo si rivolge a cristiani per lo più greci, dunque mi pare strano che intravedesse un pericolo nei farisei, d'altronde non leggiamo nelle sue lettere avvertimenti particolari nei loro confronti.

Shalom
(SimonLeBon)
00mercoledì 26 dicembre 2018 13:09
Re:
Aquila-58, 26/12/2018 09:30:



Simon, sono d' accordo con te che il termine "apostasia" sia usato, per ciò che concerne le questioni interne al cristianesimo, solo in 2Tess.2.
Ma come vogliamo chiamare gli apostoli sopraffini? E come vogliamo chiamare Imeneo e Fileto o quelli di cui parla Paolo in Atti 20 o in 2 Timoteo 4?
Pietro li definisce falsi maestri, Giovanni parla di ultima ora e li definisce come "molti anticristi", Paolo stesso lo definisce il mysterium iniquitatis già in atto.
Non dobbiamo fermarci a un termine, perché la sostanza non cambia se li chiamiamo apostati, anticristi, falsi maestri o illegale: si tratta di gente che si sarebbe allontanata dalla verità e, cosa peggiore, avrebbe trascinato con se i discepoli.
Insomma, un "cancro" già ben presente all' interno della Congregazione Cristiana che alla morte degli apostoli sarebbe andato in metastasi.

Io la vedo così, al di là dei termini usati…


Devo lasciarvi, a più tardi..


[SM=g1944981]



Fino alla decisione del 49 i cristiani erano solo un gruppo all'interno del giudaismo.
Com'era la situazione dopo il 49? Paolo ai romani scrive:

(Romani 11:1-6) ...Quindi chiedo: Dio non ha rigettato il suo popolo, vi pare? Non sia mai! Poiché anch’io sono israelita, del seme d’Abraamo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha rigettato il suo popolo, che prima riconobbe. Infatti, non sapete ciò che la Scrittura dice riguardo a Elia, quando egli supplica Dio contro Israele? 3 “Geova, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno abbattuto i tuoi altari, e io solo sono rimasto, e cercano la mia anima”. 4 Ma che gli dice la dichiarazione divina? “Ho lasciato rimanere per me settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio a Baal”. 5 In questo modo, perciò, anche al tempo presente si è trovato un rimanente secondo l’elezione dovuta all’immeritata benignità. 6 Ora se è per immeritata benignità, non è più dovuto alle opere; altrimenti, l’immeritata benignità non è più immeritata benignità.

e di seguito:

(Romani 11:11, 12) ...Perciò chiedo: Hanno inciampato in modo da cadere completamente? Non sia mai! Ma dal loro passo falso viene la salvezza per persone delle nazioni, per incitarli a gelosia. 12 Ora se il loro passo falso significa ricchezza per il mondo, e la loro diminuzione significa ricchezza per persone delle nazioni, quanto più lo significherà il loro numero completo!

e per concludere fa un'affermazione che è stata ripresa in questi anni da molti studiosi:

(Romani 11:17-21) ...Comunque, se alcuni dei rami furono recisi, ma tu, benché fossi un olivo selvatico, fosti innestato fra loro e divenisti partecipe della radice della grassezza dell’olivo, 18 non esultare sopra i rami. Se, però, esulti sopra di essi, non sei tu a portare la radice, ma la radice [porta] te. 19 Tu dirai, dunque: “Dei rami furono recisi perché fossi innestato io”. 20 Bene! Per [la loro] mancanza di fede furono recisi, ma per la fede tu stai in piedi. Cessa di avere alte idee, ma abbi timore. 21 Poiché se Dio non risparmiò i rami naturali, nemmeno risparmierà te.

Anche dopo la pietra miliare del 49, si legge in Paolo tutto il conflitto interiore che aveva nei confronti del giudaismo suo contemporaneo, di cui dichiara ancora di far parte.

Quanto al termine "apostasia", se non lo usa il testo ispirato, che pure lo conosce, perchè dovremmo usarlo noi?

Simon

Aquila-58
00mercoledì 26 dicembre 2018 13:12
Re: Re:
(SimonLeBon), 26/12/2018 13.09:



Fino alla decisione del 49 i cristiani erano solo un gruppo all'interno del giudaismo.
Com'era la situazione dopo il 49? Paolo ai romani scrive:

(Romani 11:1-6) ...Quindi chiedo: Dio non ha rigettato il suo popolo, vi pare? Non sia mai! Poiché anch’io sono israelita, del seme d’Abraamo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha rigettato il suo popolo, che prima riconobbe. Infatti, non sapete ciò che la Scrittura dice riguardo a Elia, quando egli supplica Dio contro Israele? 3 “Geova, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno abbattuto i tuoi altari, e io solo sono rimasto, e cercano la mia anima”. 4 Ma che gli dice la dichiarazione divina? “Ho lasciato rimanere per me settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio a Baal”. 5 In questo modo, perciò, anche al tempo presente si è trovato un rimanente secondo l’elezione dovuta all’immeritata benignità. 6 Ora se è per immeritata benignità, non è più dovuto alle opere; altrimenti, l’immeritata benignità non è più immeritata benignità.

e di seguito:

(Romani 11:11, 12) ...Perciò chiedo: Hanno inciampato in modo da cadere completamente? Non sia mai! Ma dal loro passo falso viene la salvezza per persone delle nazioni, per incitarli a gelosia. 12 Ora se il loro passo falso significa ricchezza per il mondo, e la loro diminuzione significa ricchezza per persone delle nazioni, quanto più lo significherà il loro numero completo!

e per concludere fa un'affermazione che è stata ripresa in questi anni da molti studiosi:

(Romani 11:17-21) ...Comunque, se alcuni dei rami furono recisi, ma tu, benché fossi un olivo selvatico, fosti innestato fra loro e divenisti partecipe della radice della grassezza dell’olivo, 18 non esultare sopra i rami. Se, però, esulti sopra di essi, non sei tu a portare la radice, ma la radice [porta] te. 19 Tu dirai, dunque: “Dei rami furono recisi perché fossi innestato io”. 20 Bene! Per [la loro] mancanza di fede furono recisi, ma per la fede tu stai in piedi. Cessa di avere alte idee, ma abbi timore. 21 Poiché se Dio non risparmiò i rami naturali, nemmeno risparmierà te.

Anche dopo la pietra miliare del 49, si legge in Paolo tutto il conflitto interiore che aveva nei confronti del giudaismo suo contemporaneo, di cui dichiara ancora di far parte.

Quanto al termine "apostasia", se non lo usa il testo ispirato, che pure lo conosce, perchè dovremmo usarlo noi?

Simon





Quindi Imeneo e Fileto cos' erano?

E quelli usciti dalla Congregazione di cui in 1 Giovanni 2:18-19 che diavolo erano?


barnabino
00mercoledì 26 dicembre 2018 13:30
Scusate ma qui non discutiamo del significato di apostasia nel NT, io la uso in senso molto ampio e generico. Potete aprire un nuovo 3d se volete.

Shalom
Roberto 62,5
00mercoledì 26 dicembre 2018 13:33
Credo che non sia corretto parlare di un'analogia tra l'uomo dell'illegalità e Babilonia la grande, piuttosto di un'analogia tra "il mistero di quest'illegalità" e Babilonia la grande, in quanto Babilonia è definita un mistero (rivelazione 17:5).
In questo senso l'identità di Babilonia non è conosciuta perche'
"ha il regno sora i re della terrà".
Quindi pur avendo un carattere religioso, opera come un governo invisibile.
È quando avviene la rivelazione dell'uomo dell'illegalità e viene levato ciò che costituisce una restrizione (le autorità democraticamente elette e le leggi che tutelano il libero albitrio),
l'illegale " viene ridotto a nulla " o parlando di Babilonia la grande "devastata e nuda..bruciata completamente col fuoco".
barnabino
00mercoledì 26 dicembre 2018 13:46
Caro Roberto,

Indipendentemente da queste speculazioni su Babilonia, che Paolo non cita, mi pare che nulla nei suoi scritti giustifichi una qualche identità tra questo 'illegale" e la setta dei farisei. Io ragiono sul contesto prima di tutto.

Shalom
Aquila-58
00mercoledì 26 dicembre 2018 13:49
Re:
Roberto 62,5, 26/12/2018 13.33:

Credo che non sia corretto parlare di un'analogia tra l'uomo dell'illegalità e Babilonia la grande, piuttosto di un'analogia tra "il mistero di quest'illegalità" e Babilonia la grande, in quanto Babilonia è definita un mistero (rivelazione 17:5).




non direi.
Se è per questo, anche il Cristo è definito un "mistero" (Efesini 3:4)

Roberto 62,5, 26/12/2018 13.33:



In questo senso l'identità di Babilonia non è conosciuta perche'
"ha il regno sora i re della terrà".
Quindi pur avendo un carattere religioso, opera come un governo invisibile.
È quando avviene la rivelazione dell'uomo dell'illegalità e viene levato ciò che costituisce una restrizione (le autorità democraticamente elette e le leggi che tutelano il libero albitrio),
l'illegale " viene ridotto a nulla " o parlando di Babilonia la grande "devastata e nuda..bruciata completamente col fuoco".



e dove leggi che ciò che agisce da restrizione siano le autorità democraticamente elette?
Scusami, esistevano forse anche al tempo di Paolo, visto quello che dice in 2 Tess. 2:6?


[SM=g2037509]
Angelo Serafino53
00mercoledì 26 dicembre 2018 14:23



(Rivelazione 17:5, 6) 5 E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. 6 E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù....


(2 Tessalonicesi 2:7) ...Infatti, il mistero di questa illegalità è già all’opera...



(2 Tessalonicesi 2:8) ...Allora, in realtà, sarà rivelato l’illegale, che il Signore Gesù sopprimerà con lo spirito della sua bocca e ridurrà a nulla mediante la manifestazione della sua presenza.


sia "l'uomo dell'illegalità" che "babilonia la grande"
hanno in comune il termine "mistero"



(SimonLeBon)
00mercoledì 26 dicembre 2018 14:32
Re:
Angelo Serafino53, 26/12/2018 14:23:




(Rivelazione 17:5, 6) 5 E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”. 6 E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù....


(2 Tessalonicesi 2:7) ...Infatti, il mistero di questa illegalità è già all’opera...



(2 Tessalonicesi 2:8) ...Allora, in realtà, sarà rivelato l’illegale, che il Signore Gesù sopprimerà con lo spirito della sua bocca e ridurrà a nulla mediante la manifestazione della sua presenza.


sia "l'uomo dell'illegalità" che "babilonia la grande"
hanno in comune il termine "mistero"




Apparentemente Giovanni da la sua spiegazione poco dopo:

(Rivelazione 17:18) ...E la donna che hai visto significa la gran città che ha il regno sopra i re della terra”.

cioè collega la "donna" con "la gran città" e col "regno sopra i re della terra".

Simon
claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 15:29
Nelle due figure però il mistero rappresenta qualcosa di diverso. Nel caso di Babilonia la grande il mistero è lei e il suo nome(aveva sulla sua fronte un nome, un mistero) nel caso invece dell'uomo delle illegalità il mistero è l'illegalità stessa(Il mistero di questa illegalità)Rivelazione 17:5,7; 2 tess 2:7.
claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 15:49
Inoltre mi pare che per Paolo il mistero dell'illegalità era già all'opera al suo tempo e che già allora l'uomo dell'illegalità si innalzava al di sopra di chiunque era chiamato Dio . Sembra evidente quindi che Paolo si riferisse allo spirito di preminenza ed esaltazione di insegnanti cristiani falsi , apostati che in seguito andarono a conglomerarsi nel clero della cristianità.

Babilonia la grande sembra invece essere un entita che seppur misteriosa è più ampia sia nel tempo che come egemonia. Basti pensare che Rivelazione gli attribuisce la colpa del sangue di "tutti quelli scannati sulla terra" e ciò esclude di restringerne l'identità al clero che è sorto dopo gli apostoli o al popolo ebreo apostata che esiste' molto tempo dopo Caino
claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 17:57
In 2 tessalonicesi 2 Paolo elenca vari indizi che aiutano ad identificare l'illegale . Tra i vari ho trovato interessante quello del verso 4 :

" si insedia nel tempio di Dio, mostrando pubblicamente di essere un dio"

Cosa denota l' "insediarsi nel tempio" ?
(SimonLeBon)
00mercoledì 26 dicembre 2018 21:24
Re:
claudio2018, 26/12/2018 15:29:

Nelle due figure però il mistero rappresenta qualcosa di diverso. Nel caso di Babilonia la grande il mistero è lei e il suo nome(aveva sulla sua fronte un nome, un mistero) nel caso invece dell'uomo delle illegalità il mistero è l'illegalità stessa(Il mistero di questa illegalità)Rivelazione 17:5,7; 2 tess 2:7.



Vero, ho notato anch'io la differenza.

Simon
(SimonLeBon)
00mercoledì 26 dicembre 2018 21:32
Re:
claudio2018, 26/12/2018 17:57:

In 2 tessalonicesi 2 Paolo elenca vari indizi che aiutano ad identificare l'illegale . Tra i vari ho trovato interessante quello del verso 4 :

" si insedia nel tempio di Dio, mostrando pubblicamente di essere un dio"

Cosa denota l' "insediarsi nel tempio" ?



Nel 51 c'era ancora il tempio a Gerusalemme e Dio non l'aveva ancora abbandonato.
Purtroppo non ho idea di cosa volesse intendere Paolo.

Simon
claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 21:55
Re: Re:
(SimonLeBon), 26/12/2018 21.32:



Nel 51 c'era ancora il tempio a Gerusalemme e Dio non l'aveva ancora abbandonato.
Purtroppo non ho idea di cosa volesse intendere Paolo.

Simon


Ciao Simon

"Sedersi nel tempio" è una figura che richiama l'immagine dei maestri della legge che "sedevano nel tempio" per insegnare per cui quella che usò Paolo sembra essere un'espressione figurata per dire "si mette a insegnare cose riguardanti l'adorazione di Dio"

Questo concetto è riportato anche su "Perspicacia" :

"Un impostore. L’apostolo Paolo, nell’avvertire dell’apostasia avvenire, parlò di un “uomo dell’illegalità” che si innalza “così che si mette a sedere nel tempio del Dio, mostrando pubblicamente di essere un dio”. (2Ts 2:3, 4) Poiché questo “uomo dell’illegalità” è un apostata, un falso insegnante, in effetti si mette a sedere in ciò che falsamente egli sostiene essere quel tempio." ( Voce "Tempio")

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200004359

claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 22:02
Un altro aspetto interessante che ho trovato sull'uomo dell'illegalita , questa volta riguardo alle analogie tra lui e Giuda e alla differenza tra lui e Babilonia la grande

"Tradimento contro Dio. L’“illegalità” che questo apostata “uomo” composito commette è illegalità contro Geova Dio, il Sovrano Universale. Questo “uomo” è colpevole di tradimento. È chiamato “figlio della distruzione” come Giuda Iscariota, il traditore che tradì il Signore Gesù Cristo e ne provocò la morte. Come Giuda, sarà annientato, eliminato per sempre. Questo “uomo” non è “Babilonia la Grande”, che pure combatte contro Dio, perché questa è una donna, una meretrice. Ma poiché egli porta avanti una ribellione religiosa contro Dio, evidentemente fa parte della Babilonia mistica. — Gv 17:12; Ri 17:3, 5."

Qua la trattazione completa

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200002890#h=1:0-17:0



claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 22:11
Dall'analisi scritturale sembra quindi ragionevole concludere che l'uomo dell'illegalità sorge come un entità apostata dal primitivo cristianesimo la cui caratteristica principale è portare avanti un insegnamento religioso ingannevolmente "cristiano" mediante il quale ottiene notevole preminenza .

L'evidenza biblica porterebbe quindi ad identificarlo nel clero della cristianità e a collocarlo come parte predominante di Babilonia la grande l'impero mondiale della grande confusione religiosa
(SimonLeBon)
00mercoledì 26 dicembre 2018 22:16
Re: Re: Re:
claudio2018, 26/12/2018 21:55:


Ciao Simon

"Sedersi nel tempio" è una figura che richiama l'immagine dei maestri della legge che "sedevano nel tempio" per insegnare per cui quella che usò Paolo sembra essere un'espressione figurata per dire "si mette a insegnare cose riguardanti l'adorazione di Dio"

Questo concetto è riportato anche su "Perspicacia" :

"Un impostore. L’apostolo Paolo, nell’avvertire dell’apostasia avvenire, parlò di un “uomo dell’illegalità” che si innalza “così che si mette a sedere nel tempio del Dio, mostrando pubblicamente di essere un dio”. (2Ts 2:3, 4) Poiché questo “uomo dell’illegalità” è un apostata, un falso insegnante, in effetti si mette a sedere in ciò che falsamente egli sostiene essere quel tempio." ( Voce "Tempio")

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200004359




Puo' essere, ma vorrebbe dire che Paolo stesse parlando in modo figurato, quando l'applicazione reale era ancora possibile.

Nel momento in cui Paolo scriveva, oltretutto, la maggioranza degli apostoli era ancora in vita. Questo a mio avviso fa intendere un'applicazione successiva e non immediata, altrimenti dovremmo ammettere che non solo le generazioni successive agli apostoli, ma addirittura la generazione apostolica era già piagata dall'apostasia.

Simon
claudio2018
00mercoledì 26 dicembre 2018 22:22
Re: Re:
Angelo Serafino53, 25/12/2018 23.47:




È sicueamente un elemento religioso,” l’operazione di Satana con ogni opera potente, e segni e portenti di menzogna”

O come dice la cei 2008

2Ts 2,9
La venuta dell’empio avverrà nella potenza di
Satana, con ogni specie di miracoli e segni e
prodigi menzogneri


Questi avrebbero fatto miracoli
prodigi menzogneri , a non finire,
veniva contrastata dagli apostoli ,fino alla loro morte.... dopo “i topi si sono messi a ballare”



(posso dirti chi non sono ciòè i laici cattolici ,protestanti e ortodossi).



Grazie Angelo

Per cui la propaganda miracolistica ingannevole serebbe un elemento in più per identificare l'illegale in ambito clericale dato che i fautori di numerosi presunti miracoli sono esponenti di spicco della Cristianita ?

Penso anche a coloro che Cristo in Matteo 7:23 definisce "operatori d'illegalita'" e che nel verso prima viene detto che compiono opere potenti addirittura espellono demoni

È curioso e indiziario che le parole "illegale" e "illegalità" vengano messe in relazione con il falso cristianesimo e col compiere miracoli

Ciao
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